60 CFU: il nuovo percorso per l'abilitazione scolastica

   

Siamo ormai alle porte del 2024 ed è giusto chiarire un po’ cos’è successo nel mondo della scuola, o meglio nel reclutamento dei nuovi docenti per la copertura di posti vacanti e immissione di ruolo.

Nel 2017 con il DM 616 la scuola inseriva come titolo di accesso ai concorsi e alle graduatorie i 24 CFU per l’insegnamento. Questi crediti, richiesti poi per tutte le immissioni nel mondo scuola (addirittura per la candidatura MAD di molti istituti), sono rimasti in vigore fino al 31/10/2022, come determinato dalla riforma di reclutamento del ministro Bianchi nel Luglio 2022.

E adesso?

Il testo erogato in Gazzetta Ufficiale, risponde in parte a questa domanda.

Il reclutamento per gli insegnanti dal 2024 richiederà una Formazione Iniziale del peso di 60 CFU.

Il percorso formativo non è ancora stato istituito, si attende ancora il Decreto attuativo che darà maggiore chiarezza alle problematiche insolute dalla Riforma Bianchi.

Quindi il percorso formativo relativo ai 60 CFU, NON è ancora attivo.

Da quanto sappiamo ad oggi il Ministro Valditara sta lavorando a quello che sarà l’effettivo DPCM che regolerà le modalità delle nuove candidature.

Possiamo per ora delineare le linee guida della riforma.

Abilitazione
Concorso
Periodo di Prova
Verifica Titoli di Accesso

60 CFU, il Percorso Universitario e Accademico ABILITANTE di formazione iniziale

Corrispondente a non meno di 60CFU il percorso formativo non ha ancora degli effettivi contenuti; sicuramente ci dovranno essere non meno di 10 CFU nel settore pedagogico e di questi 60, non meno di 20 CFU saranno di tirocinio (per un totale di un numero di ore non inferiore alle 240).
Gli altri crediti saranno poi suddivisi tra didattica dell’inclusione e sicuramente le metodologie dell’insegnamento, senza trascurare il singolo ambito di insegnamento dell’aspirante docente.

Verrebbe da chiedersi se sarà presente un percorso formativo per ogni classe di concorso. Questo ovviamente non possiamo saperlo, anche se solo a pensarlo richiede una organizzazione non che una progettazione immane.

Rimaniamo quindi in attesa di capire dal decreto se questo percorso, almeno la parte teorica, sarà con presenza obbligatoria o meno, quali saranno le università che potranno erogarlo, quale sarà il costo.
Intanto possiamo dire che il costo molto probabilmente sarà calmierato e verrà quindi dato un certo tetto oltre il quale non sarà possibile andare. Sappiamo anche che, secondo quanto detto dal ministro Bianchi coloro che hanno conseguito i 24 CFU entro il 31/10/2022, potranno anche farli riconoscere ai fini del nuovo percorso integrando i rimanenti.
Per quel che riguarda invece le singole materie che sono state conseguite nel percorso di studi, queste potrebbero essere prese in considerazione solo se inerenti a quanto sarà richiesto dal Decreto.

Quel che è previsto è che il percorso si concluda con una prova finale, scritta e/o orale. Il superamento della prova determinerà l’abilitazione all’insegnamento, ma non il ruolo.

Dopo i 60 CFU…

Visto che ci siamo proviamo a dare un’idea di ciò che accadrà una volta raggiunta l’abilitazione.

Concorso pubblico nazionale a cadenza annuale

Il concorso docenti è il sogno e l’incubo di ogni aspirante docente, ma vediamo di fare un po’ di chiarezza riguardo quelli che saranno (o che dovrebbero essere) i nuovi requisiti di accesso:

  • All’aspiranti docente in possesso di una laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico, diploma accademico di secondo livello sono richiesti ad oggi il titolo di studio, la classe di concorso richiesta completa di tutti i crediti necessari per l’insegnamento e ovviamente il superamento del percorso abilitativo sopra indicato.
  • Agli aspiranti docenti Diplomati ITP (insegnamenti tecnico pratici), ai fini di accedere al concorso è richiesta una laurea triennale o un diploma accademico di primo livello, il titolo per la classe di concorso e ovviamente il superamento del percorso abilitativo 60 CFU.
  • Al docente di sostegno è richiesta ovviamente l’abilitazione del titolo di sostegno e quindi il conseguimento del TFA Sostegno
  • Ai docenti con 3 anni di servizio nella scuola è richiesto ovviamente il titolo di studio con annesso recupero dei crediti formativi per la classe di concorso, qualora sia necessario e entro il termine di presentazione delle istanze per la partecipazione al concorso il servizio di 3 anni di servizio anche non continuativi, prestati negli istituti statali entro i 5 anni precedenti la presentazione della domanda stessa, di cui almeno uno nella propria classe di insegnamento. Una volta superato il concorso se non avrà ancora conseguito l’abilitazione, dovrà in ogni caso, acquisire 30 CFU tra quelli prestabiliti dal percorso del reclutamento

Per ognuno di questi, la vittoria del concorso prevederà un periodo di prova di 12 mesi.

Periodo di prova nella scuola, di 12 mesi

In questo anno l’aspirante docente lavorerà presso un istituto sulla sua classe di concorso affiancato dall’insegnante della classe, il docente tutor.

Al termine di questi 12 mesi l’aspirante docente dovrà sostenere un’ulteriore prova che accerti come le competenze teoriche hanno avuto sbocco in ambito pratico.

Superato questo ultimo step l’aspirante docente sarà ora un nuovo insegnante di ruolo.

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